Il Consiglio dei ministri che si è riunito oggi alle ore 11,15 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha approvato un decreto legge che contiene interventi di emergenza in materia di IMU.
Tale decreto prevede che
il governo procederà ad una riforma complessiva della disciplina dell’imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare che innoverà anche la tassazione sul reddito d’impresa, prevedendo forme di deducibilità dell’Imu su capannoni o fabbricati industriali.
Nella nuova disciplina sarà ricompreso anche il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES).
In attesa di tale riforma il governo ha stabilito la
sospensione del pagamento della
prima rata Imu sulle seguenti categorie di immobili:
- abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
- unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari, nonchè alloggi regolarmente assegnati dagli istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse finalità degli IACP.
Sono quindi escluse dalla sospensione del versamento le
abitazioni di tipo signorile,
le ville, i
castelli o
i palazzi di pregio storico o artistico.
Clausola di salvaguardia.
La riforma dovrà essere attuata nel rispetto degli obiettivi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza 2013 come risultante dalle relative risoluzioni parlamentari e, in ogni caso, in coerenza con gli impegni assunti dall’Italia in ambito europeo. In caso di mancata riforma
entro la data del 31 agosto 2013, continua ad applicarsi la disciplina vigente e
il termine di versamento della
prima rata dell'imposta municipale propria degli immobili
è differito al 16 settembre 2013.